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L’IMPORTANZA DELL’ASPETTO PSICOLOGICO PER UN ARTISTA

Come forse sai, non ci sono regole precise per diventare un musicista. Si possono studiare le scale, perfezionare la tecnica, ma se non si allena la propria mente tutti gli sforzi saranno inutili.

Spesso, i musicisti negano completamente gli aspetti psicologici del proprio lavoro. Non sono certo aspetti semplici da considerare perchè non si tratta di qualcosa di fisico. Non è qualcosa di visibile come possono essere le note su un pianoforte o lo sventolio di bacchetta di un direttore d’orchestra. Nonostante ciò, queste abilità esistono e devono essere considerate. Se non ci avevi mai pensato, di seguito sono riportate cinque pratiche di psicologia che tutti i musicisti dovrebbero conoscere ed utilizzare.

1. Gestire l’energia

Essere un musicista è un lavoro faticoso. Tra le lunghe ore di viaggio, le notti sul palco e lo stress fisico che bisogna sopportare ogni giorno, è comune arrivare esausti a fine giornata. Di solito, quando si tratta di pensare al perché siamo stanchi, pensiamo subito che sia una questione di fisico. Certamente questo gioca un ruolo importante, ma è possibile che ci siano anche motivi di natura psicologica.

Secondo uno studio condotto dalla Harvard Business Review, una soluzione comune può essere la gestione del tempo, ma spesso non è così, non si tratta infatti una questione di tempo ma di energia.

La fisica definisce l’energia come la capacità di lavorare. Nel corpo umano, l’energia proviene in gran parte dalla mente, le emozioni, lo spirito e il corpo stesso. In ciascuna di queste sezioni, l’energia può essere rinnovata periodicamente con l’esercizio.

Ad esempio, quando lavori, assicurati di fare regolarmente delle pause. Dividi la giornata in modo uniforme così da non svolgere un’attività per troppo tempo. Organizzare la propria giornata può contribuire a ridurre lo stress e quindi risparmiare energia. Ci sono varie pratiche che possono aiutare in questo e la consapevolezza della situazione è un buon punto di partenza.

2. Resilienza

In psicologia, la resilienza è definita come la capacità di far fronte in maniera positiva ad eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. Per esempio, diciamo che qualcuno ha perso un membro della famiglia o ha problemi di coppia, di salute o economici. Tutti questi problemi portano stress. Il modo di affrontare questo stress è esattamente ciò che chiamiamo resilienza.

Per avere successo nella vita (e nella musica), è necessario imparare a essere resilienti. Non è un’abilità rara, può essere trovata in ognuno di noi ed è possibile svilupparla.

Quando guardi i musicisti professionisti sul palco, ti accorgi che fanno degli errori. Tuttavia, è il loro modo di riprendersi da quegli errori che li distingue dai dilettanti. A volte, i professionisti non hanno più talento di una band che si esibisce in piccoli locali, ma a volte la differenza sta proprio nella capacità di affrontare gli errori e superarli.

3. La fiducia

Per i musicisti, la fiducia è essenziale. Il più delle volte, un musicista che ha fiducia in se stesso è anche un artista di successo. La fiducia può essere usata come un trampolino di lancio per prendere grossi rischi, e spesso i rischi pagano.

Per coloro che mancano di fiducia, gli svantaggi cominciano ad accumularsi. Fare errori durante i concerti, scrivere canzoni banali, evitare la competizione per paura di perdere, sono solo alcuni aspetti negativi della scarsa fiducia. Per evitare questo, è necessario iniziare a costruire la fiducia in se stessi.

Costruire la fiducia è un compito delicato che deve essere affrontato in modo corretto. La fiducia deve essere alimentata.
È bene iniziare fissando obiettivi realistici che possono essere facilmente raggiunti. Imparare un paio di canzoni semplici e cantare di fronte ai tuoi amici per abituarsi a stare davanti ad un pubblico, sviluppare una risposta positiva allo stress. Nel corso del tempo, la vostra fiducia comincerà a crescere e a quel punto potrete porvi obiettivi più complicati.

È importante ricordarsi, però, che la fiducia non è uguale alla sfrontatezza. A nessuno piace uno sbruffone.

4. La concentrazione

Hai sentito questo luogo comune un milione di volte: il saggio che spiega al giovane apprendista l’importanza di padroneggiare la concentrazione. Si tratta di qualcosa che tutti abbiamo visto più volte nei film sulle arti marziali, ma questo non significa che non sia vero. La stessa saggezza può essere applicata alla musica.

È facile farsi prendere dall’emozione quando ci si deve esibire, ma la capacità di controllare i tuoi stati d’animo ti renderà un musicista migliore. Non è necessario rinunciare all’energia per restare concentrati, i due aspetti possono coesistere.

La concentrazione richiede calma. In qualsiasi momento, ci possono essere diversi pensieri che attraversano la tua mente e ti distraggono. In questi casi la musica sarà la prima cosa che risentirà della mancanza di concentrazione. In questi casi quello che puoi fare è pensare esclusivamente alla musica, cercando di eliminare tutte le distrazioni.

Ora, ci sono diversi modi in cui farlo, e le strategie dipendono anche dalle persone. Alcuni musicisti suggeriscono di concentrarsi sul modo di suonare il proprio strumento, ad esempio sul modo in cui si muovono le dita. Altri utilizzano una gomma da masticare, praticano la meditazione o fissano semplicemente un oggetto. Bisogna provare e scoprire quale metodo ti aiuta maggiormente. Quel che è certo è che una volta trovata la concentrazione, la musica ne trarrà beneficio.

5. Preparazione

Si potrebbe pensare che la preparazione per la musica si traduca semplicemente nel provare i propri brani. Tuttavia è vero anche che distrarre la mente, attraverso il gioco ad esempio, aiuta a rilassarsi e a prepararsi al meglio prima di registrare un brano. Secondo gli psicologi, infatti, la preparazione mentale è uno degli aspetti chiave per riuscire ad affrontare lo stress.

Nella musica e molti altri casi della vita, ci sono situazioni che ci mettono molto sotto pressione. Quando siamo in grado mantenere il controllo, queste situazioni possono essere facilmente affrontate. Per ottenere questo risultato, è necessaria un’accurata preparazione mentale.

Un modo semplice prepararsi è la visualizzazione. Non immaginare gli esiti negativi di una data situazione, immagina di avere successo. Certo, immaginarlo non lo farà accadere ma aiuterà te ad alleviare l’ansia.

Un’altra cosa che può aiutare a combattere l’ansia è crearsi delle abitudini prima di un concerto. Esse non devono riguardare necessariamente la musica – va bene qualsiasi cosa che aiuta la mente a concentrarsi. Qualunque sia il vostro rituale, vi aiuterà a concentrarvi e a preparare la vostra esibizione nel migliore dei modi.

Naturalmente, questi suggerimenti psicologici non dovranno mai sostituire le prove e il lavoro che ogni musicista deve fare, ma insieme, questi due aspetti possono aiutarti a diventare un musicista migliore.

Libera traduzione da blog.sonicbids.com

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