“La propria arte va tutelata” – Intervista ad Andrea Marco Ricci di NoteLegali
Come Note Legali avete aderito spesso al progetto TMF tenendo i vostri seminari durante i Tour Music Stage per spiegare ai ragazzi il ruolo della SIAE, dellIMAIE, dellENPALS, di SCF e delle più importanti strutture che operano nel settore a difesa dei creativi.
Gli aspetti legali della musica sono spesso non presi in considerazione e invece è fondamentale sapersi muovere anche da questo punto di vista perché?
Il music business ha le sue regole specifiche. Se si vuole pensare di trasformare il proprio talento e la propria passione per la musica in una professione remunerativa è necessario conoscere le regole del gioco. Formarsi e informarsi è il migliore modo per difendere i propri diritti, capire il mercato, avere più possibilità nella propria professione e indirizzare la propria carriera consapevolmente, affrontare più serenamente le opportunità di lavoro e sapersi davvero valorizzare, tenersi sempre aggiornati in un settore che continua a subire notevoli cambiamenti.
Elevare il livello di conoscenza di queste tematiche da parte dei musicisti, è anche un modo, in prospettiva, per allontanare quei sinistri individui che, facendo leva sull’ignoranza del prossimo, speculano sulla creatività altrui e frustrano il settore musicale con la loro scarsa professionalità, limitandone di fatto lo sviluppo. Laddove c’e’ ignoranza, non ci può essere infatti tutela dei diritti.
In Italia vi sono oltre 1000 scuole private di musica che continuano a sfornare musicisti senza dare loro gli strumenti per poi potere vivere di musica. Il Tour Music Fest ci sembra cosi unottima occasione per favorire il diffondersi di una maggiore sensibilità e attenzione verso le problematiche giuridiche relative al settore musicale, avvicinare i musicisti agli organismi di rappresentanza, lasciandoli liberi di scegliere consapevolmente a chi delegare la tutela dei propri diritti, e incoraggiare una maggiore partecipazione personale alla vita del settore.
Quande che un artista diventa propriamente autore di una sua opera musicale?
Si assume la qualifica di autore automaticamente allatto della creazione dell opera in quanto questa è espressione del proprio lavoro intellettuale e non è la copia di unaltra opera! Non occorre seguire alcuna formalità amministrativa per ottenere il riconoscimento del diritto dautore su unopera. Questo significa che è sufficiente creare l’opera e darne una prima esternazione nel mondo reale, per essere riconosciuti dalla legge come lautore (il padre) di un’opera. Da tale momento l’autore gode di tutti i diritti morali e patrimoniali attribuitigli dalla legge sul diritto d’autore. Questo aspetto è rilevante perchè vuol dire che un’opera viene tutelata dalla legge (ovvero la legge riconosce allautore i diritti dautore sullopera) anche se lopera non viene mai incisa su un supporto (per es: non viene mai registrata su un disco, o trascritta su spartito, ma viene tramandata oralmente) o non viene mai depositata o registrata da alcuna parte (per es: alla SIAE). Il problema quindi è cercare delle prove per dimostrare di essere gli autori dell’opera, in particolare per contrastare leventualità che qualcuno si attribuisca indebitamente tale paternità o copi una parte di essa per farne un’altra opera senza il consenso dell’autore.
Come si deve autotutelare un artista?
Un artista non deve diventare un esperto in diritto né pensare di potere fare tutto da sé. I creativi devono spendere il loro tempo a fare arte, non ad occuparsi di questioni legali o burocratiche, per quanto fondamentali. Il creativo deve avere una conoscenza generica del campo di gioco: provvedere alla tutela delle proprie opere, muoversi con serietà e chiarezza nei rapporti con gli altri professionisti, possibilmente con accordi in forma scritta, evitare imprudenze che possano compromettere la sua carriera. Poi per ogni necessità appoggiarsi a professionisti specializzati. Professionisti come avvocati, consulenti legali e commercialisti specializzati sono compagni di viaggio, seppur difficili da trovare, fondamentali per chiunque voglia svolgere professionalmente una attività, non medici a cui rivolgersi quando oramai si sta male.