Giovanissima interprete, Alice Righi si è aggiudicata il premio migliore interprete al Tour Music Fest 2012 e il premio USONG.it. Alice, te lo aspettavi?
Assolutamente no. Non mi sarei aspettata di passare nemmeno la prima fase di selezione. Arrivare in finale mi sembrava già surreale, il livello era altissimo, gli Artisti erano davvero preparati e simpaticissimi. Quando ho sentito il mio nome non ci credevo. Lo staff ha dovuto trascinarmi sul palco. Mi sento davvero onorata e fortunata! Sono sorpresa tutt’ora. Decisamente una delle esperienze più belle della mia vita.
Hai portato un brano impegnativo per una ragazza della tua età, Gran Torino, come mai questa scelta?
Gran Torino è un brano che mi affascina incredibilmente, composto e poi eseguito da uno dei miei cantanti preferiti (Jamie Cullum). Ha la capacità unica di trasportarmi in un mondo parallelo. Mi fa dimenticare dove sono, con chi sono, mi travolge e trasmette sensazioni intense, ogni volta diverse, troppo complesse per essere spiegate a parole. Il testo mi riflette in particolar modo.
Tramite Usong.it e il premio APBEAT ti verrà affidato un brano da interpretare e fare tuo, con annessa rotazione radiofonica. Ma che cosa significa per te interpretare una canzone?
Per come la vedo io, c’è una grande differenza tra cantare una canzone e interpretarla.. Non si tratta di intonare perfettamente ogni suono, anche se ammetto di essere piuttosto pignola a riguardo. A mio avviso è necessario mirare piuttosto ad una comprensione approfondita del brano, in modo tale da ricongiungersi al messaggio originario dell’autore, riprendendolo tuttavia il più possibile in chiave personale.
Chi sono i tuoi punti di riferimento musicali?
Mi lascio ispirare dalle sonorità jazz, in particolare da Michael Buble, Jamie Cullum, Norah Jones, Billie Holiday, Chet Baker, Ray Charles, Ella Fitzgerald, Nina Simone…
Come hai conosciuto il TMF e che cosa ti ha convinto a partecipare?
Sono entrata in contatto con il TMF per una casualità. Mia madre si è imbattuta nel sito e mi ha convinta a partecipare. Io da inguaribile timidina non ero molto propensa a riguardo, lo ammetto. Ma grazie al cielo mi ha fatto cambiare idea! E’ stato un percorso entusiasmante, ho conosciuto persone incantevoli e talentuosissime, sono entrata in contatto con insegnanti ed artisti che mi hanno trasmesso energia e passione, e ho avuto la possibilità di esibirmi e mettermi in gioco su un palco strabiliante. Ne approfitto per ringraziare e mandare ancora un grande abbraccio allo staff che ha coordinato il tutto con infinita professionalità, siete speciali!
Comè stato cantare davanti a una giuria presieduta da MOGOL?
Un commento ? Aaaaaaaaaaah !
Durante l’attesa per tranquillizzarmi mi ripetevo una cantilena : Sono persone-sono persone-sono persone. La paura era tangibile. Non capita tutti i giorni di esibirsi di fronte a una giuria di tale spessore. Ma una volta raggiunto il palcoscenico, con le luci soffuse e gli sguardi incuriositi della gente, non si pensa più a nulla, le note prendono il sopravvento.