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Luca Pitteri: L’importanza della cultura musicale

Intervista a Luca Pitteri: L’importanza della cultura musicale

“Se rubo da una persona sono un ladro, se rubo da 1000 persone allora posso fare qualcosa di originale”

Partiamo subito da una frase che ripeti spesso di Michael Buble’: “se rubo da una persona sono un ladro, se rubo da 1000 persone allora posso fare qualcosa di originale”. Con questa affermazione Buble’ sottolinea la necessita’ di formarsi una cultura artistica ampia e non fermarsi a un genere singolo…

E’ una frase che ci disse una volta in studio in proposito al suo stile inconfondibile. La sua risposta mi colpi’ ed e’ una cosa che ripeto spesso perche’ e’ importante -aldila’ di cio’ che viene detto in modo demagogico da molti giornalisti- rendersi conto che se si vuole fare questo mestiere (scrivere, suonare, cantare) bisogna innanzitutto conoscere cio’ che ci precede, farsi una cultura musicale a tutto tondo.
Spesso la risposta banale nella sezione “consigli” e’ “sii te stesso, sii originale” ma senza una reale conoscenza musicale alle spalle e’ difficile creare qualcosa di nuovo!La personalita’ artistica e’ un mix tra il carattere e la conoscenza musicale. Per comunicare qualcosa devi non solo avere qualcosa da dire ….ma avere soprattutto l’urgenza di dirlo e dunque devi sapere come farlo, avere la proprieta’ di un linguaggio di livello.

Dunque, poche facili soluzioni e mettercela tutta fino alla fine…e nel caso del Tour Music Fest fino alla finale! Dopo l’esperienza dello scorso anno cosa ti aspetti dalla finale di quest’anno?

Io trovo innanzitutto che il Tour Music Fest sia una bella iniziativa, che fornisce senza secondi fini ai ragazzi la possibilita’ di avere delle esperienze e una bella visibilità; poi ci sono persone intelligenti che riescono a farle fruttare e altre che non ci riescono.
Io vedro’ anche questa volta una selezione, per cui sicuramente ragazzi con grande talento…

Tu di cantanti negli ultimi anni ne hai visti e ascoltati veramente tanti, tra radio, televisione, Sanremo…cosa vedi in loro?

Eh si’: tra Demo, Mediaset e il Tour Music Fest ne ho sentiti veramente tanti, sicuramente arrivo alla decina di migliaia. Ci sono tra questi ragazzi che cantano bene che hanno anche voci straordinarie, ma sono pochi quelli che hanno veramente qualcosa da dire e la cultura che serve per farlo.

La cultura non e’ solo nozionismo, ma e’ arricchimento della propria sensibilita’ percettiva e di conseguenza la capacita’ di comunicare. Credo che sia importante vivere e vivere l’esistenza in un certo modo. Oggi purtroppo spesso basta un piccolo vezzo per avere successo, per essere un po’ diversi dagli altri…per me invece l’arte serve a esprimere la propria verita’, l’artista deve trovare una forma reale non esterioriore di comunicare.Cio’ che mi colpisce e’ sentire veramente qualcuno che si “confessa” mentre canta e questo non e’ facile perche’ subentrano le storie personali, le timidezza e allora e’ importante attraverso la tecnina e il linguaggio capire come consentire a tutta questa portata di emotivita’ di uscire….ed arrivare.

Per il resto, ci vedremo tra gli stage e la finale Tour Music Fest!

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