“Capitan Fede” (chitarra dei Litfiba e Ligabue) da chitarrista a cantautore “Le strade della musica sono infinite”

Uno dei piu’ grandi musicisti italiani, Federico Poggipollini, Capitan Fede, chitarra storica di Ligabue, Litfiba e anche lui cantautore, in occasione del lancio del suo nuovo album “Caos Cosmico”..

Uno dei piu’ grandi musicisti italiani, Federico Poggipollini, Capitan Fede, chitarra storica di Ligabue, Litfiba e anche lui cantautore, in occasione del lancio del suo nuovo album “Caos Cosmico” al Jailbreak di Roma, ha concesso un’intervista esclusiva al Tour Music Fest, nell’anno in cui il festival italiano dedicato alla musica emergente decide di premiare il miglior musicista… Nel suo percorso il Tour Music Fest ha incontrato molte band e spesso i musicisti sono stati di altissimo livello…magari anche con progetti propri che pero’ temono di proporre. Per te come e’ stato il passaggio da musicista a solista?

Io ho sempre sentito la necessita’ di proporre anche la mia musica, con i miei testi…certo suonare con i Litfiba e da piu’ di 15 anni con Ligabue mi ha aiutato a indirizzarmi…pero’ ecco, e’ un completamento di me stesso, non una novita’…se la musica ce l’hai dentro non puoi non farla uscire!!!

Ma da questo punto di vista come ci si ritrova a muoversi tra case discografiche e major?
Mah, considera che non e’ semplice, io per esempio avevo inciso il disco con una casa discografica che poi pero’ ha chiuso…cosi’ ho dovuto aspettare e paradossalmente “comprare” i diritti del mio stesso album. Diciamo pero’ che l’attesa cosi’ lunga mi ha fatto ragionare sul prodotto finito nel suo complesso e cosi’ ho avuto modo di lavorarci in un momento di grande disperazione ed emozione.
Lo scorso anno mi e’ nata una figlia, con Ligabue abbiamo fatto la preproduzione a San Francisco e il un tour europeo che ci ha impegnato per mesi…Al ritorno non potevo non avere un vero e proprio bagaglio, pieno di cose da scrivere e raccontare…
La difficolta’ mi ha regalato piu’ tempo per tornarci sopra e cosi’ e’ venuto fuori un album ricco di canzoni pensate, da cui ho tolto l’erbaccia che sembrava verde ma verde non era…e questo e’ un consiglio che posso dare: non abbattetevi alle prime difficolta’, non mollate, tornate sopra i vostri pezzi, non fate mai “gli arrivati”, seguite la passione ma mettetevi in gioco.

E a proposito di consigli…che cosa diresti a chi vuole fare della musica il suo lavoro, come musicista ma anche come solista, come cantautore…
Che domanda difficile! Anche io avrei bisogno di consigli! So solo che le cose vanno fatte con entusiasmo…non e’ un momento eclatante per la discografia italiana e si sa, ma il modo si trova. Le strade della musica sono infinite. E’ importante il live, suonare, fare tournee, farsi conoscere, ascoltare in ambienti e ambiti diversi.
La cosa principale rimane trovare spazi per suonare dal vivo. Gli spazi pero’ ci sono ed e’ il modo migliore per promuovere se stessi…cosa dire? PROVATECI!