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Intervista a Franco Fussi: La Cura della propria Voce

Intervista a Franco Fussi: La Cura della propria Voce

Lei è Franco Fussi, medico-chirurgo, specialista in Foniatria e Otorinolaringoiatria, da anni collabora con vari personaggi dello spettacolo tra cui Laura Pausini.

Quanto e’ importante per un cantante curare la propria voce?
Dovremmo prima di tutto chiederci quanto è fondamentale per un artista la sua voce, non per tutti lo è in egual misura, dipende dai generi e dagli stili, ma sicuramente alcuni aspetti di conduzione della vita quotidiana e professionale accomunano i diversi performer; molti di questi aspetti possono mettere a rischio la loro sopravvivenza artistica e addirittura la loro salute generale. Vale la pena allora operare un counseling informativo sui seguenti aspetti:discutere l’allenamento e il lavoro vocale giornaliero, settimanale e la pianificazione degli impegni; così pure le necessità effettive di ogni occasione di uso professionale della voce (durata delle prove, della lezione), valutate l’uso non artistico quotidiano della voce (le modalità di esercizio, le condizioni di utilizzo, le inferenze ambientali, emotive, caratteriali, l’entità del carico vocale giornaliero, ecc.), correggere le abitudini quotidiane nocive (uso di alcolici, fumo attivo e passivo, tipo e orari di alimentazione, ore di riposo notturno, qualità del riposo notturno), monitorare le condizioni abitative (abituali ma anche occasionali, come ad esempio, per il paziente in tournée, quelle della camera d’albergo, le modalità di spostamento con mezzi, ecc.), conoscere le condizioni di performance in palcoscenico e valutare il costo della prestazione in termini di tessitura, estensione, particolarità tecniche, elaborare strategie di contenimento dell’ansia da performance. Un cantante consapevole è come un pilota di Formula 1 che sa dove mettere le mani quando il motore dà qualche problema, quindi il primo scopo, aldilà della diagnosi e cura di lesioni delle corde vocali che possono capitare nel corso della carriera e degli studi, è quello di rendere il più possibile cosciente e autonomo il cantante nella gestione del suo mezzo vocale…

Lei da anni lavora con artisti del calibro di Laura Pausini e non solo, portando avanti una metodologia di lavoro volta al giusto utilizzo della voce e delle corde vocali. Quali sono gli errori piu’ frequenti che riscontra nei cantanti e nell’utilizzo della voce?

Il sottostimare che possiedono un mezzo organico che va conosciuto e controllato facendo solo affidamento sul loro istinto musicale. Poi succede che il giovane emergente perchè dotato di talento naturale, alle prime difficoltà performative ocon l’aumento del carico vocale, si trovi in stato di astenia vocale progressiva e inizi ad avere episodi disfonici sempre più prolungati con la comparsa di lesioni croniche da malmenage e surmenage. Il cantante professionista sa in realtà di avere un mezzo espressivo che come tutti gli strumenti ha bisogno di un periodico controllo anche in assenza di disturbi sintomatici. Ma lo stesso vale per gli allievi di canto in formazione. Anche su una base tecnica corretta è infatti possibile incorrere in occasionali malmenage vocali quando si deve cantare in non perfetto stato psicofisico (come in caso di lievi flogosi acute delle alte vie respiratorie, periodo premestruale, problemi digestivi e reflusso gastroesofageo, ecc.). Così le patologie più frequenti nel professionista sono lesioni da sforzo occasionale che possono andare da lievi edemi a emorragie sottomucose o anche polipi emorragici. Ma accanto alla patologia bisogna prendersi cura anche delle paure e delle insicurezze che una patologia organica infonde all’artista, rendendo razionale l’approccio (anche psicologico) al problema e dando loro gli strumenti terapeutici ma anche sostegno psicologico per continuare a sostenere una carriera.

Rivolgendosi a un cantante: quali sono le tre regole da seguire e quali le cose assolutamente da non fare?
Come per il pilota di Formula1 avere un buon allenatore sportivo, conoscere la macchina che guida, fare le dovute manutenzioni. Quindi un buon maestro di cantoo comunque un vocal coach, consapevolezza nella gestione del proprio organo vocale, controlli periodici.
Ci sono molte vie per arrivare all’equilibrio delle muscolature antagoniste in gioco nel canto. Ma il risultato deve essere sempre energia ed elasticità contro rigidità o rilassamento. Molti maestri di canto si preoccupano di affermare che cantare deve essere una cosa naturale, e che nessuno sforzo debba trasparire dal corpo del cantante, curando l’eliminazione di tensioni disordinate nell’emissione vocale stessa. Essi, tuttavia, concepiscono l’atto del cantare come atteggiamento globale e benchè raccomandino il rilassamento, non spiegano quale parte del corpo debba essere in tensione e quale in rilassamento.

Gli autodidatti possono evitare questi errori?
Sicuramente sì, a patto di accettare l’idea di un canto che deve essere insieme natura e codice, istinto e tecnica, sentimento e ragione. Quindi adoperarsi per impadronirsi del codice e della tecnica, armi per esaltare le potenzialità espressive che il talentuoso fa trapelare. E’ comune esperienza sentirsi riferire, specialmente da un performer di canto moderno, di esser sempre stato supportato nella propria carriera da doti canore ‘istintive’ quali ampio range vocale, facile duttilità negli intervalli e nella gestione dei modi laringei (o registri). Tali requisiti rendono inspiegabile al paziente il non poter più performare qualitativamente come un tempo, specie in termini di resistenza vocale e di agibilità d’estensione. Egli si lamenta del fatto che il disturbo vocale è subentrato, più o meno rapidamente, dopo un’attività performativa, più o meno prolungata, caratterizzata da benessere vocale e gestione relativamente comoda, tanto da non avergli mai fatto prendere in considerazione la necessità di affrontare un percorso tecnico mirato e costante. Questo frequente atteggiamento ci indica quanto l’abilità performativa vocale sia legata a due fattori principali: quella che gli artisti chiamano la ‘natura’ del cantante, e l’apprendimento di una solida abilità tecnica eufonica

Cosa e’ La Voce Artistica? Che attivita’ svolge?

La Voce Artistica è l’appuntamento a convegno che ho creato a Ravenna al Teatro Alighieri dal 1999 dove per 3-4 giorni convivono insieme artisti, maestri di canto, logopedisti e foniatri per scambiare le loro ricerche, scientifiche e didattiche, nella speranza di arrivare ad un dialogo più profondo e integrato tra tutte le figure professionali che ruotano intorno all’artista della voce. Da allore abbiamo approfondito i temi, le tecniche, i metodi, gli stili e i generi di canto più disparati, dal canto armonico, al jazz, all’opera, al canto sacro, al pop, ecc. e presentato vari metodi didattici dal VoiceCraft al Vocal Power, allo Speech Level Singing, al metodo Wilfart, al metodo funzionale della Rohmert, ecc. E abbiamo indagato la voce a 360 gradi nelle implicazioni fisiopatologiche correlate non solo alle affezioni della laringe e delle corde vocali ma di tutto il corpo. Da questi incontri nasce la pubblicazione dei volumi de La voce el cantante a cura delle Edizioni Omega, che raccolgono le relazioni e gli Atti del convegno stesso. Il sito del convegno e delle altre proposte formative e didattiche di cui mi occupo è www.voceartistica.it da cui è possibile scaricare liberamente numerosi articoli e informazioni.

Quale consiglio darebbe a un giovane cantante emergente per non danneggiare voce e corde vocali?

Acquisire consapevolezza nell’uso del proprio strumento per saper gestire gli imprevisti del momento, come ad esempio il dover cantare con un cattivo ritorno acustico, evitare gli eccessi in “effetti speciali” estremi (growl, scream, registro di fischio, trascinamento delle tecniche belting su tutta l’estensione vocale), bilanciare i risuonatori e comprendere la differenza tra portanza e penetranza dell’emissione vocale, evitare di cantare in condizioni di flogosi delle alte vie aeree. Studiare, studiare, studiare…

Grazie Professor Fussi! Nei prossimi giorni pubblicheremo l’intervista integrale con tutti gli approfondimenti. Speriamo di rividerla agli stage del Tour Music Fest!

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