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Intervista a Roberto Pirami: l’esperienza al servizio degli artisti

Roberto Pirami, nella sua professione di batterista, ha suonato con i più grandi del rock come Michael Angelo Batio, Vinnie Moore (UFO), Blaze Bayley (Iron Maiden), Jennifer Batten (Michael Jackson), oltre a essere un didatta dedito alla formazione, argomento importantissimo su cui il Tour Music Fest punta da sempre.

Ciao Roberto. Dallo scorso anno sei selezionatore del TMF girando l’Italia alla ricerca del talento tra migliaia di musicisti e artisti. Qual è il valore che, secondo te, il TMF offre agli artisti che partecipano?

Il Tour Music Fest è un contest davvero unico in questo senso. Il nostro obiettivo è quello di mettere al servizio degli artisti tutta la nostra esperienza maturata sul campo per poter permettere loro di crescere nel percorso. Ogni audizione mira alla scoperta del musicista, mettendo in evidenza le qualità per poter lavorare sui punti deboli e, attraverso una serie di feedback, cerchiamo di dare gli “strumenti” per poter esprimere al meglio i contenuti che intendono veicolare. Il TMF è un percorso molto importante di avviamento alla professione del musicista e parte dal presupposto che ogni artista ha qualcosa di unico da poter comunicare.

Gli artisti emergenti a volte si trovano a superare ostacoli che molto spesso vengono semplicemente dalla mancanza di autostima e dalla poca conoscenza di un mondo musicale che è effettivamente molto ampio. Come supportate gli artisti da questo punto di vista?

La cosa che più ci interessa è costruire un rapporto efficace con gli artisti: nelle audizioni cerchiamo di parlare il più possibile con loro cercando di renderli consapevoli delle qualità che hanno perché questo è un primissimo passo per costruire fiducia in se stessi. Successivamente mettiamo in luce quali sono le aree da migliorare, e tramite i nostri Music Camp cerchiamo di lavorarci su. Nei Camp i ragazzi hanno modo di seguire masterclass, corsi e laboratori che puntano ad un miglioramento del proprio strumento sia dal lato tecnico che umano. Il mondo musicale, per quanto affascinante, è denso di ostacoli. Con la nostra esperienza miriamo a potenziare tutte le capacità dei nostri artisti in modo da poter affrontare ogni sfida e superarla.

Secondo te perché un artista dovrebbe partecipare al TMF?

Perché a noi interessa davvero la crescita dei nostri artisti. Non c’è soddisfazione più grande per noi nel vedere un artista che entra al TMF, fa il suo percorso e trova la sua strada nel mondo musicale. Il tutto a prescindere se si esce vincitori o meno, perché la formazione acquisita nel percorso è il vero premio.

Dal 2007 ad oggi il Tour Music Fest ha sempre puntato sulla formazione e sulla crescita artistica e personale. Quant’è importante, secondo te, per un artista emergente, creare sinergie con i propri “colleghi” e condividere la propria musica?

La condivisione è sempre un’occasione di arricchimento. La storia musicale ci insegna che le famose “scene musicali” in tutte le epoche avevano come comune denominatore il fatto che i musicisti, gruppi o cantanti si incontrassero per jammare, organizzare concerti insieme o solamente parlare di musica.Ogni artista può imparare dall’altro e influenzare in meglio il proprio stile, la propria scrittura e il proprio approccio, per questo per noi è fondamentale che ci si incontri per condividere il più possibile.

Quali sono, secondo te, le caratteristiche che un batterista emergente deve sviluppare per, raggiungere delle prestazioni davvero performanti?

Il batterista ha un’enorme responsabilità in quello che è il tessuto musicale, è il capitano della nave e, per questo, deve avere molte caratteristiche. Prima di tutto è importante che abbia una grande consapevolezza del tempo metronomico del brano che si sta suonando, quindi pensare, muoversi e suonare a quel beat. Una consapevolezza del proprio suono e un ottimo controllo tecnico dello strumento; per tecnica s’intende avere la capacità di poter suonare in tutti i range dinamici e a tutte le velocità. Deve essere preparato stilisticamente, conoscere la musica del passato e del presente e quindi conoscere le sonorità giuste per il giusto progetto. Deve essere affidabile sia strumentalmente parlando che personalmente, tutta la band si appoggia su di lui. Fondamentalmente deve avere curiosità e passione per lo studio sia dello strumento che della musica.

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