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Come migliorare il proprio Live: Intervista ad Alessandro Grande direttore artistico del TMF

Nelle 5 edizioni di Tour Music Fest, nonostante il trend dei casting vada verso un ascolto via demo, avete sempre data molta importanza al Live. Come mai?

Il Live al giorno d’oggi ha un’importanza enorme in termini di produzione e scelta degli artisti. Con il Live si intercettano le vere potenzialità di un artista o di una band, sia dal punto di vista musicale sia da un punto di vista di “trasmissione” emotiva. La nostra esperienza racconta moltissimi casi di artisti che ascoltati tramite demo rendevano 100, mentre nell’ascolto dal vivo non ne rispecchiavano esattamente il livello musicale.
Oggi come oggi, all’interno di questa crisi colossale, l’unico vero prodotto rimasto da vendere è lo spettacolo che un artista propone. La storia ci dice che l’esecuzione dal vivo (ad esempio il Teatro, L’opera e così via) sono forme di spettacolo che resistono e offrono il proprio splendore dopo migliaia di anni e nonostante gli “sgambetti” apportati dalle nuove tecnologie. Raramente si acquista un Bluray di un’opera teatrale, è molto più probabile che l’utente scelga di andare a teatro, non solo per vedere lo spettacolo, ma semplicemente per il piacere di farlo, per “sentire” il silenzio che precede l’inizio della scena, ma soprattutto per gustare l’imprevedibile, ossia ciò che oggi succederà davanti agli occhi degli “eletti” spettatori.
Per la musica è lo stesso identico discorso. Il fan, ma anche il semplice ascoltatore, “vive il concerto” in maniera diversa dall’ascolto di un brano in macchina o dalle cuffie dell’ipod. Chi va a un concerto va per divertirsi, per ballare, applaudire o semplicemente ascoltare ciò che un artista ha da dire.
Proprio per questo, lo Show Business americano investe, in termini economici, molto sulla resa del concerto “Show”, installando scenografie ed effetti scenici di rara fattezza.
Il concerto Live è l’unica forma di spettacolo che non può subire la crisi del disco. Per questo preferiamo puntare su una selezione genuina e rigorosamente Live.

Cosa ti colpisce quando vedi una band dal vivo?

Ovviamente a un primo ascolto live sono molte le cose che colpiscono. Al di là della tecnica, della presenza scenica o del look (che ritengo comunque fattori importantissimi) mi colpisce molto quello che un artista ha da dire, sia in termini musicali che contenutistici, e quanto riesce a trasmettere al pubblico.

Qual è l’errore più frequente degli emergenti nell’affrontare un live?

Questo ovviamente dipende da che tipo di spettacolo stiamo parlando. Se parliamo di una band, spesso e volentieri, a fare spettacolo è quasi sempre il frontman, mentre gli strumentisti rimangono nell’intimità con il proprio strumento. Bisogna cercare di creare più amalgama tra i vari strumentisti, sia dal punto di vista musicale che scenico. Anche un chitarrista con le sue sfumature o assoli deve dimostrare di avere qualcosa da dire. Per quanto riguarda invece i singoli (interpreti e cantautori), spesso e volentieri badano molto alla vocalità piuttosto che all’interpretazione (gli interpreti) -il veicolo che trasporta l’emozione all’ascoltatore- oppure il contrario (i cantautori). Insomma una via di mezzo non sarebbe male.

Ma quali sono i trucchi per fare una buona performance live?

La cosa fondamentale è stupire e divertire il pubblico. Proporre i vari pezzi in versione riarrangiata rispetto al proprio Album e ai concerti passati, ad esempio, potrebbe essere un giusto motivo per convincere il pubblico a ritornare e a seguire l’artista nei vari spettacoli.
Altra cosa fondamentale è la sicurezza. Spesso vedo negli occhi degli artisti emergenti un po’ di timore nell’esecuzione che spesso condiziona l’artista a svolgere il compitino senza errare. Il pubblico vuole essere trasportato dal proprio intrattenitore e se l’artista non è sicuro di ciò che sta facendo sarà molto più difficile riuscire nell’impresa.

Si avvicina la data della prima seleziona per la V edizione del Tour Music Fest, vuoi dare ai partecipanti tre “dritte” per presentarsi al meglio?

Cercate di divertirvi. La musica è l’epicentro del divertimento, non si può immaginare una festa senza musica. Non si può immaginare di fare musica senza divertirsi.
Impegnatevi in quello che fate. Se sentite che la musica fa parte della vostra anima, studiate, potenziate, migliorate, provate e testate.
Scegliete bene il brano da presentare. Il pezzo che intendete proporre (originale o cover che sia) deve in qualche modo rappresentarvi, fate una scelta accurata!

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